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Nautic. L'impossibile non esiste

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Anche nel trasporto eccezionale ci sono coloro che anticipano e coloro che seguono. Dal 1982, Claudio Cignesi di Nautic Srl sceglie Volvo Trucks e resta saldamente in testa, tra i primi del settore.
Nautic Srl si occupa di trasporto di imbarcazioni da sempre.
Nautic Srl si occupa di trasporto di imbarcazioni da sempre.

Nautic Srl si occupa di trasporto di imbarcazioni da sempre. Ma tra i primi incarichi e i carichi di oggi ci sono molti metri e tanti, tanti quintali di differenza: e c’è la determinazione di Claudio Cignesi, che a 18 anni ha affiancato il padre e dopo solo due anni ha continuato a percorrere la sua strada da solo. E che strada.

“Ho sempre pensato che investire sulle nuove tecnologie fosse l’unica via percorribile in questo settore. Nove anni fa abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti: avevo bisogno di un veicolo che ancora non esisteva, un 4 assi corto con la ralla amovibile a slitta. Tramite la concessionaria Volvo Trucks AVI Srl acquistai un tre assi e lo mandai in trasformazione per inserire un quarto asse centrale. In Germania feci le prove di segnatura e di tiro, poi lo omologai e iniziai a utilizzarlo. Dopo sei mesi gli ingegneri di Volvo scesero a Forlì per vederlo e fecero il loro primo 4 assi corto. Da allora mi hanno periodicamente invitato a Göteborg per visionare le novità e provare i nuovi veicoli”, racconta Claudio Cignesi, che i camion li conosce bene.

Così come conosce bene i trasporti eccezionali: sa esattamente di che cosa ha bisogno e a che cosa può rinunciare. E soprattutto sa capirlo un po' prima di tutti gli altri, per questo negli anni si è trovato spesso nella posizione di segnare la strada.

Come nel 2015 , quando lo invitarono in Svezia per provare un nuovo 750, un grande veicolo con una coppia molto alta. Fece le prove in circuito con un carico di tronchi su due rimorchi. Al secondo giro, si fermò in salita e provò a ripartire.

“Quando sono fermo su una salita con 2500 quintali sul rimorchio, il mio unico obiettivo è ripartire. Che sia a 2, a 10 o 40 km all'ora, mi interessa arrivare alla fine della salita. Così come era stato progettato, il veicolo non risolveva il mio problema: sobbalzava di mezzo metro in avanti, mettendo a rischio il carico”.

Un convertitore sarebbe stata la soluzione più ovvia, ma avrebbe aumentato di molto costi e consumi. Cignesi propose due primini per partire e due per la marcia indietro. Dopo un paio d’anni lo richiamarono a Göteborg per provare il “suo” veicolo con i primini.

Un camion versatile, che si dimostrò perfetto anche per la movimentazione in cava e più in generale per tutti i trasporti che avevano bisogno di una marcia corta.

“Volvo Trucks ha un’attitudine a guardare avanti che è unica. Ogni volta che sono salito a Göteborg ho visto un futuro sorprendente, con un’attenzione alla guida e alla sicurezza che non ha eguali nel settore: come quando sbriciolano un veicolo nuovo solo per mostrare cosa succede all’autista in caso di incidente”, continua Claudio Cignesi.

Un’attitudine e un’attenzione che condivide fino in fondo, perché i trasporti eccezionali sono un mondo a parte.

Per questo la maggior parte dei veicoli e dei rimorchi della Nautic sono pezzi unici, progettati insieme ai produttori per avere esattamente il mezzo che serve quando serve. Perché Cignesi lavora per i top player della nautica, come Ferretti e Riva: chi non è in grado di portarsi avanti, può solo rimanere indietro.

“Quando acquisto un rimorchio, innanzi tutto faccio realizzare un modellino sul disegno: tutto quello che non può fare il modellino, non sarà in grado di farlo nemmeno l’esemplare in scala”, spiega. “Sono profondamente convinto che questo sia l’unico modo per restare sul mercato. Se non ti muovi d’anticipo e non immagini nulla, se ti accontenti di arrivare a ruota su quello che hanno pensato gli altri, accumuli un ritardo di 3-4 anni: un gap competitivo difficile da colmare”.

Un’attitudine a sperimentare e guardare avanti che in Claudio Cignesi ha due solidi punti di appoggio: l’esperienza e un grande senso di responsabilità. Perché nei trasporti eccezionali non c’è spazio per l’improvvisazione, il margine di errore deve essere sempre ridotto al minimo.

“Trasportiamo imbarcazioni da milioni di euro e migliaia di quintali: sulla strada può succedere di tutto, una frenata improvvisa, una curva presa male per qualsiasi ragione”. L’attrezzatura che Cignesi chiede di realizzare è tutta certificata: vengono sempre svolte le prove da sforzo, perché se chi guida prende una buca o sterza per evitare un bambino, è fondamentale sapere come reagisce il carico, per esempio come si muove il peso sui piantoni.

“Utilizziamo un software per la definizione e l’ottimizzazione del piano di carico, che ci dice esattamente come dobbiamo caricare il rimorchio: una volta posizionato il carico, il software calcola il peso su ogni ruota, le pressioni, le distanze. Indica la portata della motrice da agganciare. Non è mestiere, è fisica: una volta che il software dà il semaforo verde di via libera, l’errore è ridotto quasi a zero”.

Ogni veicolo della flotta di Nautic è inoltre dotato di un dispositivo satellitare che restituisce in tempo reale qualsiasi informazione su temperatura, velocità, ore di guida fatte e rimaste, livello di olio, tempo di percorrenza. I clienti possono tracciare 24h su 24 la posizione delle loro imbarcazioni e le previsioni sull’arrivo.

Anche la gestione delle pratiche per i permessi è trasparente: tutto ormai viene fatto on line, senza più carte, timbri, buste e corrieri, riducendo anche i tempi di protocollazione.

Nautic compila l’autorizzazione, se è tutto in regola l’Ente proprietario della strada la avvalla e autorizza la stampa.

Il sistema informa sullo status della pratica, tutto è agile e veloce, sono necessari meno giorni per ottenere i permessi.

Ogni autista che parte per un trasporto eccezionale porta con sé un documento con il proprio nome e cognome, la targa del camion e del rimorchio, il peso da trasportare, la dichiarazione di lunghezza, larghezza, altezza e peso del carico, l’autorizzazione, l’elenco delle scadenze e della strada da fare, eventuali dichiarazioni dell'autista. In più i permessi e il via libera del software per il piano di carico.

“Mio padre trasportava barche di 8 metri, tutto quello che so l’ho imparato da solo, sul campo. Oggi lo insegno ai miei figli: a loro lascerò un’azienda che è arrivata all’apice delle potenzialità del trasporto eccezionale, grazie anche all’acquisto di 30 moduli semoventi SPMT, per i trasporti e i posizionamenti oltre le 1.000,00 tonnellate”, conclude Cignesi.