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Cosa c'è da sapere sul regolamento AFIR dell'UE

Henrik Engdahl
2024-11-26
3,5 min.
Sostenibilità Elettromobilità Carburanti alternativi
Author
Henrik Engdahl
Customer Charging Manager

Nei prossimi anni, le reti infrastrutturali per i combustibili alternativi in tutta Europa riceveranno un impulso grazie al nuovo regolamento AFIR dell'UE. Ciò significa che ora sussistono obiettivi giuridicamente vincolanti per il numero di caricabatterie pubblici per veicoli e stazioni di rifornimento di idrogeno. 

L'Unione europea ha adottato il proprio Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) nell'aprile 2024 nell'ambito del pacchetto Fit for 55, che mira a ridurre le emissioni nell'UE del 55% entro il 2030.

Il regolamento copre una gamma di combustibili alternativi nonché modalità di trasporto che comprendono autovetture, veicoli pesanti, imbarcazioni e veicoli aerei. È unico sia per la portata sia per il fatto che introduce obiettivi giuridicamente vincolanti per l'implementazione di infrastrutture per combustibili alternativi negli Stati membri dell'UE.

 

 

In che modo l'AFIR influisce sui proprietari di veicoli pesanti?

Il maggiore impatto che l'AFIR avrà sui veicoli elettrici pesanti è che entro il 2030 le stazioni di ricarica per i mezzi pesanti dovranno essere disponibili ogni 120 km lungo la principale rete autostradale europea (vd. l'immagine di seguito). Entro il 2025 almeno il 15% della rete dovrà essere conforme, per poi salire al 50% entro il 2027. Inoltre, entro il 2030, le stazioni di rifornimento di idrogeno dovranno essere disponibili ogni 200 km.

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"AFIR contribuirà a creare una rete di ricarica principale, che consentirà di viaggiare tra due punti qualsiasi in Europa", afferma Henrik Engdahl, Business Development Director di Volvo Trucks. "Ciò fornirà inoltre certezze ai proprietari di camion elettrici e dimostra che si stanno facendo investimenti sostanziali in questo settore".

Finora, la questione delle infrastrutture di ricarica pubblica ha rappresentato un dilemma insolubile... L'AFIR scioglierà questo nodo, creando una rete di ricarica a livello europeo.

Quale impatto si prevede che l'AFIR avrà sulle infrastrutture per i combustibili alternativi?

Creando una base minima per le infrastrutture di ricarica in tutta l'Unione Europea, l'AFIR contribuirà ad accelerare ulteriori investimenti. Innanzitutto, i sussidi che verranno messi a disposizione dagli Stati membri creeranno nuove opportunità per i gestori delle stazioni di ricarica, compresi quelli che attualmente costruiscono caricabatterie per autovetture. Ciò, a sua volta, migliorerà le economie di scala e creerà un business case ancora più solido per un maggior numero di caricabatterie pubblici.

 

"Come accadeva in passato per le autovetture, ci troviamo di fronte al dilemma dell'uovo e della gallina", spiega Henrik. "Senza infrastrutture adeguate, è difficile investire nei veicoli elettrici pesanti, ma senza una popolazione significativa di veicoli, è difficile investire nelle infrastrutture di ricarica. Ciò che l'AFIR farà sarà contribuire a risolvere questo dilemma e forzare l'uovo a schiudersi, per così dire. Da sola non risolverà tutte le nostre esigenze in termini di infrastrutture di ricarica, ma spingerà il carro in avanti e farà muovere le cose".

 

 

In che modo l'AFIR influenzerà lo sviluppo futuro dei camion elettrici a idrogeno e a batteria?

La rete di stazioni di ricarica pianificata dall'UE consentirà ai veicoli elettrici pesanti di percorrere tragitti notevolmente superiori e di elettrificare una gamma molto più ampia di applicazioni e settori. La rete a idrogeno pianificata faciliterà anche l'introduzione dei camion alimentati a idrogeno in futuro, non appena saranno disponibili.

 

"Al momento, molti clienti di camion elettrici effettuano la ricarica presso la propria sede e, pertanto, sono limitati a un raggio operativo attorno a quella sede", afferma Henrik. "Se si riesce a ricaricare una sola volta al giorno, cosa più probabile con una buona rete di caricatori pubblici, è possibile estendere notevolmente il raggio d'azione".

Se si riesce a ricaricare una sola volta al giorno, cosa più probabile con una buona rete di caricatori pubblici, è possibile estendere notevolmente il raggio d'azione.
Entro il 2030, lungo le principali autostrade europee saranno disponibili stazioni di rifornimento di idrogeno ogni 200 km, aprendo la strada all'introduzione di camion a celle a combustibile non appena questa tecnologia sarà disponibile in commercio.

In che modo l'AFIR influisce sui potenziali investimenti nei camion elettrici?

Uno dei risultati più significativi dell'AFIR è l'allineamento di tutti gli Stati membri dell'UE e la creazione di un consenso sulla futura direzione dei combustibili alternativi. Può essere visto come una dichiarazione di intenti in termini di implementazione delle infrastrutture e una rassicurazione sul fatto che saranno effettuati investimenti significativi. Per i proprietari attuali e futuri di camion elettrici, l'AFIR ribadisce inoltre il fatto che i camion elettrici possono essere utilizzati per un numero sempre crescente di incarichi di trasporto.

 

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