Continua il viaggio nel lessico del camionista di Volvo Trucks, che questa volta ci porta a scoprire i segreti del camion per la raccolta della spazzatura. Presente in ogni centro abitato, grande e piccolo, questo veicolo deve unire funzionalità e praticità e garantire la sicurezza di autisti e operatori impegnati nell’utilizzo. Ma quando è stato ideato e come è fatto un camion della spazzatura? Con questo articolo andremo a scoprire le particolarità e le curiosità legate a questa particolare, e fondamentale, tipologia di veicolo.
Non ci sono segreti da svelare o racconti particolari utili a introdurre l’origine di un termine che si illustra da sé: il camion spazzatura infatti non è altro che un veicolo per la gestione della nettezza urbana, adeguatamente adattato per eseguire la raccolta dei rifiuti che quotidianamente produciamo e trasferirla negli impianti di trattamento e nei centri adibiti al riciclo. Le variazioni nell’uso corrente sono camion dell'immondizia, autoimmondizie e autocompattatore, termine quest’ultimo col quale si evidenzia il meccanismo posto sulla parte posteriore del veicolo.
Esistono diverse tipologie di camion della spazzatura, che può avere dimensioni e potenza variabili, in base al tipo di rifiuti e alla tipologia di raccolta cui è destinato. La configurazione tipica del veicolo comprende una motrice di dimensioni variabili a seconda dei percorsi in cui deve essere utilizzata. Esistono modelli studiati per muoversi agilmente nei centri storici delle nostre città e altri adatti al trasporto di grossi quantitativi di rifiuti nei centri di stoccaggio. Questi veicoli devono essere dunque comodi da manovrare e pratici per agevolare le continue operazioni di discesa e risalita nella cabina di guida.
L’allestimento della parte posteriore può prevedere differenti tipologie di cassone: quella dotata di compattatore è la più diffusa e utilizzata. Questo meccanismo è progettato per raccogliere grandi quantità di spazzatura e rifiuti di varia natura, grazie alla pressa contenuta all'interno che consente di ridurre l’ingombro del carico. I cassoni inoltre possono essere dotati di dispositivi di sollevamento a gancio manovrati attraverso un'apposita plancia di comandi posta esteriormente al mezzo, che permettono di ribaltare i contenitori dei rifiuti urbani all’interno del cassone in tempi rapidi e in sicurezza, grazie all’ampia dotazione di dispositivi per la tutela da rischi e infortuni.
I primi camion della spazzatura compaiono già alla fine dell’800, quando si assiste al grande fenomeno di inurbamento, le città diventano più grandi e popolose e la quantità di rifiuti che si accumula per le strade cresce vertiginosamente. Mezzi con motore a vapore dotati di cassone ribaltabile fanno così la loro comparsa, prendendo il posto dei carretti trainati da animali, e percorrono le strade raccogliendo ogni sorta di immondizie, per trasferirla nelle discariche fuori città. Ma è soltanto negli anni ‘30 del XX secolo che negli Stati Uniti compaiono i primi sistemi davvero moderni, con cassoni chiusi e dotati di compattatore con pressa idraulica.
Il camion dei rifiuti è un mezzo che da sempre affascina i più piccoli. Incredibilmente numerosi sono infatti i modellini che riproducono gli autocompattatori con dovizia di particolari, rendendo le repliche di questi veicoli di servizio dei divertenti compagni di gioco. Dalla motrice al cassone scarrabile e ribaltabile, passando per i meccanismi di carico, queste versioni giocattolo divertono e al contempo avvicinano i bambini ai temi dell’eco sostenibilità.