Il nostro viaggio all’interno del Vocabolario del Camionista di Volvo Trucks ci porta alla scoperta della ralla del camion, uno dei componenti meccanici che permette di unire il semirimorchio di un autoarticolato al trattore.
Dal latino rallum, ovvero «ferro per raschiare», il termine indica un supporto destinato a sostenere la parte inferiore di un perno lungo un asse verticale. Viene impiegato nel settore dei trasporti per indicare il sistema di aggancio robusto e resistente che, a differenza dei sistemi a sfera utilizzati negli autotreni, è in grado, oltre che a trainare, anche a sorreggere una parte notevole del carico posto all’interno di un semirimorchio. Scopriamo insieme il funzionamento di questo componente e le tipologie più diffuse nei nostri giorni.
Il sistema di aggancio dei trattori stradali è composto dall’unione di due distinti componenti: una ralla, posizionata sul trattore composta da una piastra in acciaio o in ghisa dotata di un foro centrale e un perno di articolazione, situato sul semirimorchio. Il perno viene inserito all’interno della ralla del camion, generalmente disegnata a coda di rondine per consentire l’aggancio o lo sgancio del trattore, anche in assenza di un perfetto allineamento tra le due sezioni dell’autoarticolato. La ralla del camion viene fissata su un controtelaio agganciato al trattore stradale, in grado distribuire le sollecitazioni che il semirimorchio esercita sul trattore durante le fasi di guida, causate da buche, dossi, svolte e avvallamenti, su una sezione più estesa del telaio del veicolo.
Oltre a fungere da elemento di aggancio è inoltre un elemento indispensabile per consentire le operazioni di manovra del mezzo ed è quindi soggetta alla continua rotazione del perno. Vediamo insieme le principali tipologie disponibili e alcuni modelli non convenzionali.
Rispetto all’ambito di impiego del trattore sono disponibili diverse tipologie di ralla per il camion: sono un esempio i modelli installati nei mezzi d’opera utilizzati come fuoristrada, dove la presenza di forti oscillazioni del veicolo rende necessaria una configurazione ad hoc, che permette la rotazione della ralla anche lungo l’asse longitudinale. Sono presenti, inoltre, installazioni composte da una ralla montata “direttamente al telaio”, una configurazione più leggera che non rende necessaria la presenza di una piastra di attacco. In commercio sono presenti modelli scorrevoli, progettati per essere estesi e retratti per adattarsi alla dimensione dei rimorchi e a doppia altezza, che permettono di impilare le merci su due livelli ottimizzando lo spazio di carico.
Anche la dimensione del perno è importante per determinare la capacità di carico massima del veicolo: un modello composto da un perno più grande (ad esempio di 3,5 pollici) può infatti sostenere un carico maggiore rispetto ad un perno di dimensione inferiore.
Le versioni più moderne includono un sistema di lubrificazione del meccanismo di blocco e della piastra superiore e da uno a tre sensori che indicano l’avvenuto collegamento del rimorchio con la motrice. Per le applicazioni che prevedono numerose operazioni di aggancio e sgancio sono disponibili versioni dotate di un sistema di ingrassaggio automatico, che include una cartuccia contenente il lubrificante occorrente per un anno di utilizzo.