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Pneumatici del Camion: origini e caratteristiche

Il viaggio nel Vocabolario del Camionista ci porta oggi a parlare degli pneumatici per camion. In questo articolo scopriremo quali sono le radici di questa parola, la sua storia e le principali caratteristiche delle gomme utilizzate nei veicoli moderni.

Etimologia del termine pneumatico

Il termine deriva dalla parola greca pneumaticòs, la cui derivazione antica è Pneuma, che significa respiro, aria e soffio vitale. Il termine è stato utilizzato come primo elemento di molte parole composte della lingua italiana, che seppur abbiano significati e utilizzi diversi orbitano tutte intorno al concetto di aria. Il termine si è poi diffuso anche nel settore dei trasporti, dando vita alla parola pneumatico, il rivestimento tubolare in gomma riempito d’aria, che oggi viene montato su tutti i mezzi di trasporto su strada, camion compresi.

Cenni storici: quando nascono gli pneumatici per camion

L’invenzione degli pneumatici nella loro concezione moderna risale al 1888, quando lo scozzese John Boyd Dunlop, stava studiando una soluzione per rendere più rapido il movimento del triciclo di suo figlio. Dunlop decise di produrre tubi gonfiabili che incorporavano una camera d’aria e una copertura: pensò quindi di brevettare la sua invenzione ben prima della nascita degli autocarri. 

 

Nonostante ciò, i primi esemplari di camion risalenti alla fine dell’800 montavano ancora ruote in legno con il cerchione esterno in metallo. Per vedere i primi veicoli dotati di gomme fornite di camera d'aria, bisognerà aspettare fino alla Prima Guerra Mondiale quando, per fini bellici, fu progettata e applicata questa tecnologia anche agli autocarri.

 

Caratteristiche e utilizzi degli pneumatici del camion

Passando alla realtà più recente, come si differenziano le varie tipologie degli pneumatici del camion presenti oggi sul mercato? Uno dei primi aspetti da considerare è la lunghezza del tragitto: esistono modelli studiati per percorrere lunghe tratte sul manto autostradale e altri adatti per le medie percorrenze, che possono essere utilizzati su differenti tipologie di asfalto. 

 

Un’altra differenziazione riguarda la posizione in cui vengono collocate le gomme sui differenti assali, identificabile con 4 sigle: S (Steer), la coppia di gomme anteriori che fornisce manovrabilità, utilizzata anche per gli assali di supporto posteriori, D (Drive), i copertoni che vanno montati nell’assale motore per garantire la trazione al mezzo. La sigla "T", invece, identifica quelli collocati nella parte posteriore del veicolo, sotto al rimorchio, che servono per equipaggiare un assale portante. Infine, con la lettera “Z” si identificano i modelli che possono essere installati in tutte le posizioni.

 

Una volta accertata la posizione, occorre considerare le dimensioni, a cui corrispondono diversi indici di carico (e viceversa). Per ogni veicolo, il produttore è tenuto a stabilire la massima capacità di carico nel rispetto della normativa vigente e l'indice di velocità, rappresentato da un codice alfabetico che indica la velocità massima raggiungibile. Non è possibile utilizzare modelli in grado di sostenere un carico maggiore rispetto alla capacità massima approvata dal costruttore.

 

Curiosità

Gli pneumatici sono stati inventati due volte

Esattamente nel 1846, Robert William Thomson aveva già brevettato l’antenato dei copertoni nati cinquant’anni dopo grazie a Dunlop. Il suo brevetto consisteva nell’applicazione di alcuni supporti elastici intorno alle ruote, in grado di attutire i rumori e di diminuire lo sforzo del veicolo durante l’andatura. La sua invenzione però non venne applicata ad alcun mezzo, perché non esistevano ancora veicoli adatti per la sua installazione. Per questo motivo il brevetto finì nel dimenticatoio fino al 1890, quando un funzionario dell’Ufficio Brevetti di Londra accertò che l'invenzione era da attribuire a Thomson, mentre le prime applicazioni pratiche delle gomme sono riconducibili al brevetto di Dunlop.

 Che impatto hanno sul consumo di carburante?

Tra i vari aspetti che possono incidere sul consumo del carburante rientrano a pieno titolo le gomme. È importante scegliere il modello di pneumatico che risponde alle esigenze del veicolo (tipologia di manto stradale, velocità di carico ecc.) con l’indice di resistenza al rotolamento migliore e prendersi cura degli pneumatici del camion assicurando sempre un livello di pressione ottimale: in questo modo si riduce la resistenza al rotolamento delle ruote del camion sul manto stradale, ottenendo un considerevole risparmio di carburante.

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