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Rimorchi per camion: tipologie e caratteristiche

Il Vocabolario del Camionista di Volvo Trucks ci guida alla scoperta del rimorchio per camion, un elemento di fondamentale importanza per la movimentazione di prodotti industriali, chimici e per l'edilizia, materie prime, merci e altro. Vediamo insieme quali sono le principali tipologie esistenti, le loro caratteristiche e alcune curiosità.

Etimologia e tipi di rimorchi per camion

La parola deriva dal latino rĕmulcum e si riferisce all’azione di trainare le imbarcazioni dell’epoca attraverso cavi o catene. Oggi, il termine identifica un’unità mobile priva di motore che viene agganciata a un veicolo trainante e la cui principale funzione è quella di aumentare la capacità di carico di quest’ultimo e di consentire il trasporto di una vasta gamma di merci e materiali.

I modelli più diffusi

Tra i modelli più diffusi di rimorchio per camion nel trasporto su strada rientrano quelli furgonati, generalmente utilizzati per la movimentazione di merci di alto valore e quelli telonati, pensati per agevolare le operazioni di accesso al carico. Sono disponibili inoltre modelli a pianale, che assicurano un’ampia versatilità di utilizzo: vengono infatti usati per il trasporto di merci, di carichi eccezionali e di altri veicoli cingolati o gommati.

 

In commercio sono disponibili quindi diversi tipi di rimorchi per camion dotati di un equipaggiamento che varia rispetto alle attività per le quali sono utilizzati. Sono un esempio le motrici che trainano cisterne, generalmente omologate per il trasporto di prodotti chimici, liquidi e gas e i silos, utilizzati per trasportare merci secche, come pellet e sabbia, o per il trasporto di quelle che vengono definite merci pericolose.

Principali caratteristiche: dimensioni e portata

Il rimorchio da camion è dotato di un impianto frenante più potente rispetto ai modelli trainati dalle automobili, che viene comandato direttamente dalla motrice. La dimensione di questi mezzi, inoltre, rende necessario una tipologia di aggancio in grado di supportarne il peso, composto di solito da una campana installata nella parte posteriore dell’autotelaio in cui si inserisce il timone del veicolo trainato. 

 

Il rimorchio del camion ha una lunghezza che può variare dai sei agli otto metri e una portata che dipende anche dal peso del veicolo che lo traina: il peso totale dell’autotreno, infatti, varia rispetto alla normativa vigente nei diversi paesi. La portata e la lunghezza influiscono inoltre sulle caratteristiche e il numero degli assi previsti: sono disponibili combinazioni dotate di due assi centrali e configurazioni composte da un asse anteriore e uno o più assi posteriori.

Curiosità

Gestione alla guida

Le dimensioni e la portata dei camion con rimorchio necessitano di una grande perizia alla guida, fondamentale per gestire le problematiche legate alla sua conduzione come, ad esempio, la “chiusura a libro”, un fenomeno anche conosciuto come “Effetto Jack Knifing” che si verifica quando la motrice sbanda: se il rimorchio inizia a spostarsi lateralmente rispetto alla direzione di marcia e il movimento non viene corretto, può arrivare a formare un angolo acuto con il veicolo trainante. In questi casi il conducente deve agire prontamente per correggere la traiettoria, aumentando in modo graduale la pressione esercitata sul freno per ridurre la velocità. In commercio oggi sono disponibili sistemi di controllo elettronico della stabilità in grado di intervenire automaticamente sugli impianti frenanti di ogni singola ruota e di garantire la massima stabilità al mezzo.

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